Nel comune di Blufi, in provincia di Palermo, il 11 gennaio 2025 si è verificato un evento che ha scosso la comunità locale e sollevato interrogativi profondi sulla crudeltà verso gli animali. Vi raccontiamo la triste storia di Bryan un adorabile cagnolino di appena due anni, che uscito dalla sua abitazione per fare i bisogni, non vi ha fatto più ritorno sparendo nel nulla in maniera misteriosa. La sua proprietaria, colma di preoccupazione e affetto, ha avviato incessanti ricerche giorno e notte, utilizzando anche i social media per diffondere la notizia e trovare il suo amato cagnolino.
Tuttavia, il destino di Bryan si è rivelato tragico. Un mese dopo la sua scomparsa, il 15 febbraio 2025, il suo corpo è stato rinvenuto in una frazione chiamata NERO, sempre nel territorio di Blufi. Le condizioni in cui è stato trovato erano orribili: il cagnolino era stato legato per impedire ogni tentativo di fuga. I segni evidenti di violenza sul suo corpicino, di maltrattamenti atroci, picchiato e scuoiato e il modo in cui è stato abbandonato, con la testa immersa nell’acqua e il corpo fuori, destano un profondo senso di dolore e indignazione.
Braian, un cucciolo di sesso maschile e di piccola taglia, pesava solo 5 kg ed era di colore beige. La disperazione della sua proprietaria è palpabile, come dimostrano le sue parole pronunciate in lacrime al presidente nazionale dell’associazione Un’Anima Mille Zampe Italia, Gaspare Camarda: la signora nel suo sfogo dice: «L’abbiamo cercato senza tregua, con tante lacrime ma senza mai perdere la speranza. Per noi era come un figlio, lo amavamo. Io non riesco né a dormire né a mangiare», ci racconta la padrona un grido di dolore che rappresenta non solo la perdita di un animale domestico, ma anche il vuoto incolmabile lasciato da un affetto sincero.
In risposta a questo atroce crimine, l’associazione Un’Anima Mille Zampe Italia, Camarda Gaspare insieme alla delegazione di Palermo Giovanna Campanella, ha presentato immediata denuncia alle forze dell’ordine contro ignoti. Il presidente Camarda e la delegata Campanella hanno espresso con forza la loro indignazione: «Cosa avrà passato? Quale sofferenza avrà subito? Siamo nel 2025, e non si può più continuare a tollerare crudeltà simili è inaccettabili verso gli animali. Chiediamo con urgenza al governo italiano di intervenire contro questi abusi, e ci stringiamo nel dolore della famiglia di Braian, promettendo che insieme faremo giustizia’.
Questo triste episodio ci ricorda quanto sia fondamentale proteggere gli animali e combattere contro la violenza su di essi. È imperativo che le forze dell’ordine intensifichino le indagini e controllino le telecamere di sorveglianza presenti nella zona, affinché simili atrocità non si ripetano. La speranza è che la memoria di Braian possa servire da monito per tutti, spingendo la società a riflettere sull’importanza del rispetto per tutte le forme di vita.
Vogliamo inoltre ricordare: In un contesto che suscita profonda tristezza e indignazione, è fondamentale richiamare alla memoria la tragica vicenda verificatasi circa due anni fa a Palermo, in cui un Pitbull fu barbaramente bruciato vivo e legato ad un palo dal proprio padrone in piazza davanti gli occhi di tutti. Questo episodio, oltre a rappresentare un inaccettabile atto di crudeltà nei confronti di un animale innocente, solleva interrogativi inquietanti riguardo alla sensibilità etica della nostra società nei confronti degli esseri viventi. Ricordiamo anche Leone scuoiato vivo ad Angri, Leone due fatto scoppiare un petardo in bocca a Foggia, il gatto Grey ad Alberobello, e tanti altri come loro che non avranno mai giustizia.